sabato 30 giugno 2018

Il segreto del successo di Lebron James? Una dieta da due milioni di dollari all’anno!

Che gli atleti abbiano una vita molto particolare, anche e soprattutto per quanto riguarda la dieta, è cosa risaputa.

Chi vuole arrivare al top della propria disciplina però, deve per forza andare oltre e affidarsi a regimi alimentari particolarmente duri.

Non fa eccezione Lebron James, il cestista più forte del mondo infatti, si è affidato a una dieta che gli costa circa due milioni di dollari all’anno!

Per mantenersi il miglior giocatore di basket al mondo, Lebron James è disposto a tutto…

A dispetto dei suoi 33 anni, James è ancora agilissimo e risulta (dopo Cristiano Ronaldo) lo sportivo più famoso al mondo. Le chiavi di un successo di questo genere devono per forza essere molteplici.

Ore e ore di allenamenti estenuanti, uno stile di vita controllato nei minimi dettagli e soprattutto una dieta che, per alcuni di noi comuni mortali, può sembrare bizzarra a dir poco: l’atleta ha a disposizione un intero team di chef che lo delizia ogni giorno con la miglior bianca e carne rossa sul mercato, gamberetti, pasta e verdure.

Non mancano i beveroni carichi di elettroliti e vitamine: una dieta così complessa e ricercata che costa a James ben 2 milioni di dollari all’anno!

Nonostante la pizza e il gelato siano due grandi passioni del cestista, queste possono aspettare la fine di una delle carriere più sfolgoranti per quanto riguarda la storia del basket.

Non più un giovanotto… anche se non si direbbe!

I risultati di una vita e una dieta di questo genere si fanno sentire: Lebron James, dall’alto dei suoi 204 centimetri di altezza, pesa 113 chili con un 3% di massa grassa. Un fisico tutto muscoli e agilità che, nonostante l’età non più giovanissima, sono una garanzia per quanto riguarda le prestazioni.

E voi? Siete un po’ invidiosi oppure spendereste in maniera diversa tutti questi soldi?

Fonte: IlSole24Ore

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venerdì 29 giugno 2018

Autostima a rischio per un italiano su tre a causa della prova costume

L’estate 2018 è ormai nel vivo e, sotto l’apparente aria di festa e relax che accompagna gli italiani al mare, vi è in realtà un po’ di malessere psicologico.

Secondo quanto rilevato da uno studio del sito InABottle.it, il 25% degli italiani non si sente fisicamente pronto alla temuta prova costume. Secondo gli esperti, le difficoltà per quanto riguarda l’autostima legate all’estate e ai costumi si può definire bikini blues. Con questo termine si va a definire una sorta di senso depressivo derivato dal non piacersi vedendosi allo specchio e nel disagio a mostrarsi in pubblico con il proprio costume.

Si chiama bikini blues ed è accompagnato da diversi sintomi

La particolare ricerca portata avanti dal già citato sito, ha preso in esame un campione di 3.000 italiani di età compresa tra i 20 e i 55 anni.

Ma quali sono i principali sintomi del bikini blues? Secondo i ricercatori ansia, intrattabilità, apprensione e sconforto sono alcuni dei più comuni segnali che accompagnano buona parte degli italiani in vista dell’estate.

Secondo i dati raccolti, anche e soprattutto grazie ai social network, i nostri connazionali cercano comunque di rimediare in modi diversi: il 43% cerca di mettersi in forma facendo un minimo di attività fisica in casa o al parco, il 37% cerca di aumentare i consumi di frutta e verdura, il 15% elimina il cibo spazzatura e l’alcol dalla propria dieta, mentre il 12% dichiara guerra al peso superfluo affidandosi a una dieta ferrea. Le iniziative illustrate, seppur positive, nella maggior parte dei casi però non vengono mantenute a lungo.

Secondo lo specialista in Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva all’Università Campus Biomedico di Roma Luca Piretta però la scelta migliore rimane “La dieta mediterranea, preferendo acqua, cereali, frutta, verdura, legumi, frutta secca e olio d’oliva e poi in minor quantità pesce, formaggi e uova, e occasionalmente carne rossa. Bisogna bere 2 litri di acqua al giorno che possono diventare anche 3 nel caso si faccia molta attività fisica e a temperature elevate. Il problema della prova costume è che si ha tale percezione sempre troppo tardi e quindi ci si affida a rimedi drastici e facilmente salutari. Per questo occorre pensarci già nel periodo natalizio“.

Fonte: ansa.it

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giovedì 28 giugno 2018

Voglia di zuccheri: come tenerla a bada

Ti è mai capitato di avere una voglia di zuccheri talmente forte da non riuscire a controllarti? A volte, anche la volontà più ferrea viene messa a dura prova e resistere ai piaceri della gola è a dir poco difficile…

Secondo quanto pubblicato dalla nutrizionista Jessica Sepel sul giornale britannico The Indipendent, esistono dei trucchi per tenere sotto controllo anche la voglia più irrefrenabile di dolci.

Frenare la voglia di zuccheri? Si può fare con una serie di accorgimenti piuttosto semplici

Tra i consigli proposti dalla dottoressa Sepel ve ne sono alcuni più o meno scontati: si va dal portare spuntini sani a lavoro (per evitare ogni occasione) all’incremento del consumo di frutta in alcune precise ore della giornata.

La nutrizionista infatti, ha rilasciato un’intervista in cui affermava “Nella mia esperienza clinica ho visto che mangiare frutta durante il pomeriggio incrementa la voglia di assumente zucchero nel corso della giornata. Quando si mangia frutta al mattino e a stomaco vuoto, tale desiderio invece si riduce drasticamente“.

Cosa bere per frenare il desiderio di dolci

Secondo la nutrizionista, per quanto riguarda le bevande una soluzione adatta allo scopo può essere l’assunzione dell’aceto di sidro di mele.

Si tratta infatti, di una particolare bevanda che può aiutare a ridurre la voglia di dolce. Naturalmente non va bevuto puro ma largamente diluito con acqua naturale.

In tal senso, si può sostituire l’aceto di sidro di mele anche con qualche goccia di succo di limone.

Altri consigli

Altre direttive piuttosto valide confermate dalla nutrizionista riguardano la regolarità dei pasti: secondo Sepel vanno mantenuti i canonici tre giornalieri (colazione, pranzo e cena) con due spuntini sempre e comunque basati su alimenti salutari e poco elaborati.

L’assunzione di grassi sani, presenti in cibi come olio di cocco o avocado, può essere un altro modo per chetare la smania di zuccheri. Anche l’assunzione regolare di fibre ha effetti benefici in tal senso: la sazietà che segue il consumo di questi alimenti infatti, frena la voglia di zuccheri.

Fonte: Repubblica

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martedì 26 giugno 2018

Cos’è il reset metabolico?

In cosa consiste il reset metabolico e come può venirti utile per perdere peso?

Il metabolismo ha una stretta connessione con le variazioni del peso corporeo: nel caso di un metabolismo più rapido, il tuo corpo consuma una maggior quantità di energie non accumulandone e dunque non facendoti prendere peso.

Il reset metabolico: come perdere peso aumentando i ritmi del metabolismo

Il reset metabolico non è altro che una vera e propria strategia nutrizionale (definirla dieta è forse esagerato) per poter equilibrare l consumo giornaliero di energie.

In tal modo, il cibo assimilato verrà “consumato” con maggior rapidità (o teoricamente anche minore, se la tua intenzione è di prendere peso).

ll reset del metabolismo è una particolare pratica che dovrebbe essere seguita da persone le quali, per i più svariati motivi, non hanno un equilibrio alimentare e hanno ottenuto degli sbalzi piuttosto sostenuti per quanto riguarda il peso.

il reset metabolico è una pratica che agisce a livello alimentare sul consumo calorico giornaliero, trovando il giusto equilibrio per ogni singolo soggetto (tenendo dunque conto di parametri come età, peso e sesso per esempio).

Il fattore allenamento

Il rischio, tropo spesso, è di concentrarsi sull’alimentazione trascurando ciò che realmente importante, ovvero la già citata attività fisica.

Una dieta equilibrata è alla base del tuo benessere, ma per dare un deciso cambio di marcia è indispensabile cominciare a fare sul serio con l’attività fisica. Coniugando poi alimentazione ed esercizio fisico, chiunque può ottenere risultati soddisfacenti in appena poche settimane.

 

 

Il principio base è: i carboidrati assunti devono essere in qualche modo consumati con l’attività fisica (si tratta di una sorta di “benzina” per il nostro fisico), mentre le proteine servono a definire i muscoli. Entrambe le sostanze devono però essere equilibrate e distribuite, per esempio a livello settimanale, con un certo criterio.

Se si sfora in maniera evidente, il metabolismo ne risente.

Come ottenere risultati

Naturalmente esistono diverse correnti di pensiero così come esistono anche diversi regimi alimentari che, se abbinati a esercizi, possono portare a risultati. I consigli, piuttosto generici ma al contempo validi per tutti i soggetti sono i seguenti:

  1. Fai che la prima colazione sia il pasto principale della giornata: si dice spesso che la colazione è molto importante ed è così. L’alimentazione a livello giornaliero dovrebbe ridursi con il passare delle ore e, per la cena, ci si potrebbe affidare a un semplice spuntino molto leggero (che tra l’altro favorisce anche un buon sonno).
  2. Bere tanta acqua: almeno un litro e mezzo al giorno. Non è una novità vero? Questa è la quantità che ognuno di noi dovrebbe assumere quotidianamente (non solo per questioni metaboliche).
  3. Sì al cibo sano: evita i cibi spazzatura ma anche quelli particolarmente elaborati o di natura industriale. Affidati ad alimenti sani, prediligendo sempre e comunque frutta e verdura. Prediligi pasta e riso integrali e limita fortemente il consumo di carne rossa (sostituiscila parzialmente con quella bianca o, ancora meglio, con il pesce).
  4. Allenamenti graduali ma costanti: come già accennato l’allenamento è importante. Cerca sempre di non affaticarti troppo, alzando però ogni volta l’asticella… per esempio, se vai a correre, comincia con poche centinaia di metri: fai in modo di arrivare a casa stanco ma non stravolto. La volta successiva, prova a fare qualche decina di metri in più.

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domenica 24 giugno 2018

Accelerazione del metabolismo: perché può aiutarti a dimagrire?

L’accelerazione del metabolismo può essere un fattore determinante nella riuscita o meno della tua dieta.

Premesso in fatto che ogni fisico funziona in maniera differente, il ritmo metabolico può influire notevolmente sulla perdita (ma anche sull’incremento) del peso.

Accelerazione del metabolismo: più è rapido meglio è!

Se vuoi perdere peso, aumentare il tuo metabolismo è una buona idea. Per fare ciò, esiste una dieta detta del supermetabolismo. Ma come funziona il metabolismo? E perché aumentarlo può aiutarti a perdere chili?

Il famoso metabolismo non è altro che una serie di processi biochimici del tuo organismo mirati alla “conversione ” del cibo in energia e la relativa distribuzioni alle cellule. Detta così sembra piuttosto semplice, in realtà si tratta di processi piuttosto complessi e che richiederebbero uno specialista per essere spiegati nel dettaglio.

Sintetizzando al massimo, possiamo definire il metabolismo la rapidità grazie a cui il tuo corpo brucia le calorie per mantenere il fisico in funzione.

Lo sport per aumentare la rapidità del metabolismo

Al di là della già citata dieta, a grandi linee, esistono anche altri modi per cercare di rendere più rapido il metabolismo.

Se è vero che più del 60% di esso è considerato “basale” ovvero quello minimo indispensabile per mantenerti in vita, vi è un alta incidenza per quanto riguarda l’attività fisica: fare sport costantemente è infatti un modo semplice e diretto per accelerare il tuo metabolismo.

Ciò non avviene solo durante lo sport in sé, ma anche nelle ore immediatamente successivo (motivo per cui si parla di attività sportiva costante nel tempo).

Il metabolismo basale

Come già accennato però, buona parte del metabolismo è basale, ovvero funziona per effettuare le azioni più basilari della nostra esistenza: respirare, muovere le braccia e camminare sono operazioni semplici che però hanno un costo energetico non indifferente a livello giornaliero.

In una persona fisicamente perfetta, questo si assesta solitamente tra il 60% e il 75% del metabolismo globale. Ciò vuol dire che fare sport serve a poco? Assolutamente no!

Sicuramente lo sport incide, seppur in maniera non così determinante, ma va anche e soprattutto tenuto conto di tutti gli altri benefici che il tuo fisico ottiene con una costante attività fisica.

 

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sabato 23 giugno 2018

Dieta supermetabolismo: cos’è e come funziona

La dieta del supermetabolismo è uno dei regimi alimentari più chiacchierati del momento, soprattutto perché a quanto pare sono diverse le star internazionali che seguono questo percorso per mantenere una linea invidiabile.

Nato grazie al nutrizionista Haylie Pomroy nel 2013, questo regime alimentare è stato appositamente ideato con il fine di riattivare il metabolismo grazie a un apposito piano di alternanza degli alimenti.

A grandi linee, vi sono giorni in cui ci si concentra sull’assunzione di carboidrati e altri dove invece si opta maggiormente per proteine o grassi.

La Dieta del supermetabolismo richiede 5 pasti al giorno

L’alternanza degli alimenti non è l’unica peculiarità di tale regime alimentare. Secondo quanto sostenuto da chi ha ideato tale dieta, risulta essenziale consumare ogni giorno 3 pasti principali più due leggeri: una soluzione utile in tal senso potrebbe essere rafforzare la colazione, introdurne una seconda “light” e mantenere la classica merenda.

Le 3 fasi

L’alternanza tipica della dieta del supermetabolismo si basa principalmente su 3 fasi ben distinte, che vanno a ricoprire una settimana.

Teoricamente, il regime alimentare dovrebbe coprire un tempo totale di 4 settimane.

  • Durante la prima fase (lunedì e martedì) è necessario concentrarsi su frutta, verdura, cereali e magari un po’ di pesce (trota, salmone o tonno).
  • La seconda fase (mercoledì e giovedì) bisogna affidarsi a carni magre e uova, riducendo (ma mantenendo) le verdure.
  • La terza fase (tutto il weekend) risulta quella più libera e include il consumo di proteine, olio, cereali, frutta e verdura.

Secondo quanto sostenuto da chi ha ideato questa dieta, in un mese si perdono generalmente circa 5 chili in questo modo, anche se è possibile arrivare a perderne anche il doppio.

Naturalmente non va dimenticato come è utile abbinare al regime alimentare anche dell’attività fisica: la prima fase, per esempio, si abbina particolarmente ad attività di natura aerobica. Nelle fasi successive, potrebbe essere sufficiente fare qualche passeggiata a ritmo sostenuto.

 

Una dieta per accelerare il metabolismo

Come hai potuto appurare, non si tratta di una dieta particolarmente rigida: i risultati ottenuti non sono così accentuati come altri regimi alimentari ma, se abbinata a una buona dose di attività fisica può portare dei discreti benefici.

L’attivazione del metabolismo infatti consente di rendere il fisico più asciutto e di perdere qualche chilo senza dover per forza fare sacrifici assurdi.

Se sei in cerca di un regime alimentare equilibrato e che ti consente di mantenere buoni risultati ottenuti con precedenti diete, la dieta del metabolismo potrebbe essere la strada giusta da seguire.

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martedì 19 giugno 2018

Dieta palestra, tutto quello che c’è da sapere

Dieta e palestra sono un binomio strettamente collegato anche se, in molte occasioni, probabilmente non hai considerato questi due fattori come connessi tra loro.

Se da una parte, una continuata e sostenuta attività fisica richiede un apporto energetico decisamente maggiore rispetto a chi fa una vita sedentaria, dall’altra abbinare il fitness con un’alimentazione adeguata può aiutare a scolpire il tuo fisico molto più rapidamente.

Dieta palestra: il prima e il dopo

Come primo argomento da trattare, volevo proporti la sostanziale differenza che esiste tra il mangiare prima e il mangiare dopo un allenamento più o meno intenso. Questi fattori, seppur poco considerati, hanno in realtà un peso specifico davvero notevole.

Prima dell’attività fisica

Prima di destreggiarci tra pesi, bilancieri, cyclette e tapis roulant è necessario fare molta attenzione all’alimentazione.

Intanto il principale consiglio è quello di aspettare almeno due ore e mezza tra il pasto e l’attività fisica: in questo modo il tuo fisico ha il tempo di digerire e assimilare le sostanze.

Cosa mangiare però? Calcolare che il nostro fisico sarà messo sotto stress, è utile pensare di integrare nella dieta alimenti che possano essere sia facili da digerire ma al contempo che abbiano un apporto energetico notevole. Alcuni esempi?

  • pasta o riso (possibilmente integrale)
  • petto di pollo
  • fesa di tacchino
  • ceci
  • frutta

Dopo la palestra

Il binomio dieta palestra è però importante anche in fase post esercizi.

  • pesce
  • uova
  • carne (soprattutto di bovino).
  • pomodori
  • legumi

Naturalmente in questo caso vanno banditi gli alimenti energetici, in quanto il fisico ha bisogno di “fare massa” e non necessita di un apporto energetico in questa fase. Generalmente è consigliato mangiare a due ore di distanza dall’allenamento per ottimizzare l’effetto del cibo sull’organismo.

Consigli per dimagrire in palestra

Giusto per sottolineare quanto appena detto, andare in palestra non è un modo per poter mangiare tutto ciò che si vuole: il regime alimentare e gli esercizi sono due fattori che devono essere sviluppati parallelamente.

Allo stesso modo, seguire un piano preciso con allenamenti “soft” per i primi giorni di palestra, seguiti da un graduale aumento dei ritmi e dei carichi, può essere una scelta azzeccata (in questo caso però, contatta un personal trainer o comunque una persona esperta del settore).

La costanza, sia nella dieta che in palestra, alla lunga paga: probabilmente ci vorranno mesi ma, se avrai la cocciutaggine di accompagnare gli esercizi a un regime alimentare salutare e regolare, otterrai risultati davvero inaspettati!

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mercoledì 13 giugno 2018

Cibo e abbronzatura: quali sono gli alimenti che aiutano la tintarella?

Cibo e abbronzatura sono un abbinamento troppo spesso sottovalutato da chi è appassionato della tintarella.

Eppure, secondo quanto accertato dalla scienza, esiste una correlazione piuttosto intensa tra questi due fattori. In questo senso si fa notoriamente riferimento alla carota e al beta-carotene in essa contenuta, una sostanza che stimola la produzione di melanina e quindi favorisce l’abbronzatura.

Ma quali sono gli altri alimenti che hanno un effetto simile? In questo breve articolo scoprirai come è facile aiutare il sole e ottenere una tintarella più rapidamente… in maniera gustosa!

Cibo e abbronzatura, la chiave è il beta-carotene

A dispetto del nome, questa sostanza così utile per l’abbronzatura non è contenuta solo nel già citato tubero. Esistono infatti una serie di alimenti, anche piuttosto insospettabili, che potrebbero venire utili per la dieta di chi intende fare le vacanze al mare.

Verdure a foglia verde

Ebbene sì, anche l’insalata e le verdure “verdi” hanno un effetto abbronzante. Non solo: si tratta di alimenti che, potendo essere mangiati crudi, si adattano perfettamente alla stagione più calda dell’anno.

Pomodori

Una bella insalata, per essere un vero e proprio concentrato abbronzante, dovrebbe contenere anche dei pomodori. Si tratta di un altro alimento molto indicato per l’estate che, tra le numerose sostanze contenute, può vantare anch’esso del beta-carotene.

Frutti rossi

Amarene, ciliege, fragole e melograni (anche se quest’ultimi sono frutti settembrini), contengono anch’essi la sostanza che influisce così profondamente sull’abbronzatura. A ciò si possono aggiungere anche antiossidanti e ferro: un mix ideale per l’estate!

Peperoncino

Seppur si tratti di un alimento che non si può assumere in maniera così abbondante, anche i vari tipi di peperoncino garantiscono un apporto di beta-carotene piuttosto alto. Si tratta di una tipologia di cibo che si adatta particolarmente anche a regimi alimentari particolari.

Patate dolci

Anche le patate dolci possono aiutarti quando sei sdraiata al sole, ma non solo: con la vitamina A e D e il potassio, questo insolito tubero può essere un vero e proprio toccasana per la salute.

Tutti alimenti salutari, non solo per quanto riguarda la tintarella

Unire l’utile al dilettevole è davvero piacevole e, sfruttando le capacità abbronzanti di questi alimenti, è possibile anche mantenere un’alimentazione sana: d’altronde non hai lavorato in inverno e primavera per arrivare in piena forma all’estate e poi riprendere i chili persi dopo appena qualche giorno di spiaggia, vero?

 

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martedì 12 giugno 2018

Dieta da spiaggia? All’insegna dell’insalata!

Per quanto riguarda la dieta da spiaggia, gli italiani sembrano aver cambiato decisamente rotta durante gli ultimi anni.

Se fino a qualche anno fa le lasagne sotto l’ombrellone erano un must per molte famiglie italiane, oggi il nostro paese si riscopre salutista quando si tratta di mangiare in riva al mare.

Dieta da spiaggia: un italiano su quattro opta per l’insalata

Secondo i dati riportati da Coldiretti, il 27% degli italiani ha modificato radicalmente la propria dieta da spiaggia, arrivando a portarsi da casa (o comunque fermandosi per pranzo in ristoranti o simili) insalate di riso, di pollo o di mare. Chi rimane fedele alle tradizionali lasagne è invece uno scarso 5%, un italiano su venti dunque.

I numeri più specifici vedono poi un trend in aumento anche la caprese (19%) e la macedonia (ferma al 18%).

Sempre secondo quanto affermato da Coldiretti, in Italia vi è un forte aumento della richiesta di benessere a tavola durante i mesi estivi, con scelte che si ripercuotono per quanto riguarda i supermercati, i ristoranti, ma anche i classici pranzi al sacco.

 

Il motivo di queste scelte non è solo economico…

Se i più maligni possono vedere in questa scelta come motivata maggiormente dal teorico risparmio economico, si sbagliano: l’informazione sempre maggiore rispetto agli alimenti salutari (ancor di più se piacevoli nei mesi estivi) e il desiderio di mantenere la propria forma fisica, sono assolutamente fattori determinanti nella scelta di cosa mettere in tavola.

Alimenti come ciliege, meloni, albicocche ma anche carote, sono inoltre particolarmente indicati per aumentare gli effetti dell’abbronzatura. Dunque, oltre a creme solari con estratti dei suddetti alimenti, gli amanti della tintarella accorti si apprestano a portare questi alimenti (tra l’altro piuttosto salutari) sul proprio tavolo.

Nello specifico, questi favoriscono la produzione nell’epidermide della melanina, andando quindi a donare l’effetto ambrato della pelle. In tal senso, le carote sono l’alimento più adatto, visto che tale verdura pare avere maggior effetto sull’abbronzatura.

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