mercoledì 27 dicembre 2017

Come dimagrire in 3 giorni? I metodi per ottenere risultati SUBITO!

Le feste sono un periodo drammatico per chi ha problemi di linea, ancora di più se ci si vorrebbe presentare al veglione di capodanno in forma: d’altronde come dimagrire in 3 giorni o poco più? Fermo restando che non lasciarsi andare tra il 25 e il 26 dicembre è normale, esistono dei metodi per rimetterci subito in carreggiata!

Come dimagrire in 3 giorni e presentarsi in forma al nuovo anno

Non ti aspettare una passeggiata: per smaltire in 72 ore tutto quello che hai mangiato ci vuole una volontà di ferro e tante rinunce. Riuscire a perdere peso in un lasso temporale così ristretto richiede un grande sacrificio e soprattutto attenersi scrupolosamente alle direttive di regimi alimentari che lasciano ben poche soddisfazioni al palato.

I cibi da evitare assolutamente…

Per perdere peso in 3 giorni è necessario tagliare pesantemente sugli alimenti. Nello specifico dovrai dire addio a:

  • Uova
  • Legumi
  • Zucchero
  • Pane
  • Pasta
  • Riso
  • Latte e latticini vari
  • Sale e condimenti

Rimane ben poco, vero? Te l’avevo detto che non sarebbe stato per niente facile!

… e alimenti da prediligere

Semaforo verde per quanto riguarda le verdure: cotte, crude, al vapore… basta che non siano fritte. Se vuoi tagliare la testa al toro, prova a preparare beveroni e centrifugati di verdura e/o frutta. Allo stesso modo potrebbe essere buona abitudine (ammesso che tu non lo faccia già) bere abitualmente tè e tisane che favoriscano la digestione.

Dimagrire in appena 3 giorni: passiamo ai metodi forti!

Naturalmente, quanto appena detto non può bastare per riportarci a come eravamo fino all’antivigilia. Le strade da percorrere per accelerare i ritmi notevolmente sono diverse:

Una dieta detox potrebbe portare a risultati ottimi in tal senso. Come già accennato, centrifugati di frutta e verdura saranno la maggior parte di alimenti che potrai mettere sotto i denti per i prossimi giorni. Pur non essendo particolarmente efficace sul lungo termine, sui lassi di tempo brevi questi particolari regimi alimentari possono consentire di perdere con disinvoltura quei 2-3 chili di troppo.

dieta veganaA grandi linee il consiglio è di cominciare la giornata con un bicchiere di acqua tiepida con un po’ di succo di limone e di bere ogni 3 ore 250-300 millilitri di centrifugati (frutta o verdura). Durante la dieta non forzare con l’attività fisica e naturalmente evita alimenti ricchi di carboidrati.

Il digiuno totale è un altro metodo piuttosto drastico per perdere qualche chilo in pochi giorni. Attenzione: si tratta di un metodo piuttosto brusco che, in caso di condizioni fisiche già debilitanti, diventa realmente pericoloso.

Limita l’attività fisica, concediti solamente acqua e tisane per 2-3 giorni e poi affidati nuovamente al giudizio spietato della bilancia.

Una volta passate le feste cerchiamo di mantenere un’alimentazione sana

Dopo aver affrontato l’emergenza, come obiettivo per il prossimo anno dovresti pensare di regolarizzare la tua alimentazione. Che si tratti solamente di una dieta sana ed equilibrata o di un vero e proprio regime alimentare, la tua salute ne gioverà sicuramente… almeno fino alle prossime feste natalizie!

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mercoledì 20 dicembre 2017

La dieta del minestrone vista da vicino

La dieta del minestrone è un regime alimentare che, tanto per cambiare, è giunto nel nostro paese dopo essere nato negli states. Non farti ingannare dal nome amichevole: si tratta di una dieta piuttosto rigida, iperproteica e dalla durata estremamente breve: in una settimana infatti, è possibile perdere sino a 5 chili di peso!

Naturalmente non è particolarmente equilibrata e, proprio per questo motivo, non può essere fatta a cuor leggero o per periodi più lunghi di 7 giorni. Inoltre, prima di intraprendere questo percorso breve ma intenso, è consigliato contattare il proprio medico di fiducia o un nutrizionista, per comprendere se è realmente indispensabile sottoporre il tuo fisico a uno stress del genere.

Perdere 5 chili in una settimana con la dieta del minestrone

Il regime alimentare che stiamo analizzando, si basa principalmente sul consumo di vegetali. Come è facile intuire, i minestroni la fanno da padrone: alternare broccoli, cicoria, barbabietole e simili, creando minestre sempre diverso ogni giorno della settimana, aiuta a donare un certo equilibrio alla dieta.

Di vitale importanza risultano anche le verdure, soprattutto di stagione e/o biologiche, che favoriscono la disintossicazione del corpo e facilitano la digestione, ottimizzando la dieta. Lo zucchero viene bandito, mentre sono accettati tè, succhi di frutta e yogurt magro… con il passare dei giorni poi, solitamente si tende ad essere più permissivi con dosi limitatissime di carne magra o riso integrale.

I benefici di questo regime alimentare

dieta veganaSe attuata con criterio, la dieta del minestrone può avere effetti molto positivi, soprattutto per quanto riguarda lo sgonfiamento della pancia (effetto che dovrebbe essere evidente già dopo i primi due giorni). Il graduale inserimento di altri alimenti poi, consente un ritorno alla normalità senza scossoni e quindi favorirebbe il mantenimento del peso ottenuto.

A chi serve la dieta del minestrone?

Chi ha urgenza di perdere peso, soprattutto per questioni di salute. Valori alterati di triglicelidi, glicemiao colesterolo, possono essere rapidamente riportati entro limiti accettabili in una settimana seguendo le suddette direttive.

I due pericoli principali

Come già specificato, un regime alimentare di questo genere può portare a problemi di una certa consistenza. Ipoglicemia e disidratazione sono potenzialmente i due principali rischi a cui va incontro chi segue questa dieta: massima attenzione dunque, e ricorda sempre che chi segue un regime alimentare specifico lo fa per migliorare il proprio fisico, non per danneggiarlo!

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martedì 5 dicembre 2017

Come rassodare i glutei senza andare in palestra?

Ebbene si: per rassodare i glutei in maniera efficace, una semplice dieta non basta!

Se un regime alimentare può aiutare a tonificare e snellire il corpo, una parte critica come i glutei necessita quasi necessariamente di esercizi mirati. Le natiche infatti, tendono ad essere anatomicamente una delle posizioni in cui si manifestano la maggior parte dei sintomi legati alla ritenzione idrica e al grasso in eccesso: un po’ tutte le donne, infatti, devono fare i conti prima o poi con la buccia d’arancia o con inestetismi di questa parte del corpo.

Nonostante seguire il programma della Dieta Plank possa aiutare, ho in serbo per te alcuni esercizi speciali che dovrebbero ulteriormente aiutare i tuoi glutei ad apparire sodi e tonificati.

Ecco l’arma vincente per rassodare i glutei

Se pensi che per ottenere dei bei glutei servano strumentazioni particolari o costosi abbonamenti in palestra, sei fuori strada. Per cominciare a definire la silhouette del tuo lato B infatti, bastano due semplici abitudini: la corsa e la bicicletta. Nulla di così complesso, vero?

Per quanto riguarda la corsa, va detto che l’ideale è lavorare sugli scatti: questo tipo di attività infatti va a tonificare i muscoli dei glutei e, a lungo andare, porta a risultati più che soddisfacenti. Naturalmente per fare ciò va innanzi tutto fatto il riscaldamento adatto (onde evitare strappi o altri problemi muscolari) e vanno scelte le scarpe più adatte allo scopo.

Il ciclismo, così come la bici da spinning o (in maniera minore) la cyclette, risulta essere un’altra arma vincente. In un lasso di tempo piuttosto breve e senza troppa fatica infatti, questa attività ti consentirà di avere dei glutei invidiabili. Anche il nuoto, che notoriamente lavora su tutto il corpo, ha un ottimo effetto tonificante su questa zona del corpo.

Va naturalmente valutato, soprattutto nel caso di utilizzo di cyclette o di bici da spinning, se vale la pena fare un’investimento di diverse centinaia di euro per potersi allenare comodamente in salotto o se optare per una più classica bicicletta.

Gli squat

Esiste infine una tipologia di esercizio facilmente attuabile in casa che consente di ottenere risultati ancora più rapidamente se abbinati alle suddette pratiche sportive. Sto parlando dei famigerati squat, una tipologia di esercizio che ricorda il gesto che fai comunemente quando ti siedi su una sedia.

In parole povere, tenendo il busto dritto, vanno piegate le gambe come ad adagiarsi su una sorta di sedia “invisibile”. Le prime volte può apparire piuttosto faticoso e, proprio per questo motivo, è consigliabile cominciare con solo pochi squat.

Naturalmente esistono una serie infinita di esercizi mirati a rassodare i glutei che non richiedono la palestra, in ogni caso il consiglio è di cominciare gradualmente per non danneggiare la muscolatura, andando ad aumentare con il tempo l’attività fisica sino a raggiungere i risultati desiderati.

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domenica 3 dicembre 2017

Dieta Plank o dieta Scarsdale: quale scegliere?

Al giorno d’oggi esistono molte tipologie di regimi alimentari che promettono di farci perdere diversi chili in un lasso di tempo più o meno breve. Tra questi, spiccano alcune alternative come la dieta Plank o la dieta Scarsdale che, ad oggi, risultano tra quelle più praticate a livello mondiale.

Appurato il fatto che va fatta una scelta chiara in tal senso, viene spontaneo mettere a confronto le due diete per comprendere quale scegliere per ottenere i risultati migliori.

Dieta Plank o dieta Scarsdale: due regimi alimentari a confronto

Si tratta principalmente di due approcci piuttosto simili, visto che la dieta Plank è principalmente un regime alimentare iperproteico così come la dieta Scarsdale, che notoriamente si basa sul principio low-carb (ovvero a basso contenuto di carboidrati).

La dieta Plank

Diffusasi principalmente tramite passa parola (prima vero e proprio e poi grazie al web) la dieta Plank si basa su un menu ben definito. Nell’ambito delle diete iperproteiche è considerabile piuttosto soft per quanto riguarda la rigidità, pur portando a risultati di tutto rispetto: seguendo alla lettera le direttive infatti, è possibile perdere 9 chili in appena due settimane.

La dieta Scarsdale

Pur facendo anch’essa parte dei regimi alimentare iperproteici, la dieta Scarsdale risulta diversa dalla sua “collega” appena citata. Ideata durante gli anni ’70 dal dott. Herman Tarnower, questa esclude alcune particolari verdure come fagioli, lenticchie, mais e patate.

Per riassumere in poche parole la Scarsdale si potrebbe facilmente dire, durante i 7 o 14 giorni della sua durata, il soggetto assume pochissimi carboidrati, pochi grassi, tanta frutta e verdura (e dunque vitamine e minerali).

In poche parole, quale opzione scegliere?

Non esiste una risposta assoluta riguardo la possibile scelta tra la dieta Plank e la dieta Scarsdale. Va però specificato come, nel panorama delle diete iperproteiche, questi due regimi alimentari sono piuttosto simili: in questa ottica risulta determinante il metabolismo della singola persona che si adatta più o meno a un regime piuttosto che ad un altro.

Va sempre ricordato però, che i risultati di una dieta non si misurano solamente con quanti chili si perdono: lo stato di salute e l’equilibrio del nostro corpo vengono ancora prima del semplice dimagrimento. Proprio per questo motivo entrambi i regimi alimentari devono essere svolti per periodi prestabiliti e non andare mai oltre: i cicli, per entrambe le diete, non devono infatti mai andare oltre i 14 giorni.

Al termine di un ciclo poi, bisogna tornare a mangiare pressoché tutti gli alimenti pur mantenendo una dieta equilibrata.

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