mercoledì 15 agosto 2018

Sudare fa dimagrire: realtà o leggenda metropolitana?

Sudare fa dimagrire, molti sono ancora convinti che l’abbinamento tra intensa sudorazione e perdita di peso sia reale. In realtà, si tratta di una vera e propria bufala, totalmente priva di fondamenti scientifici.

Sudare fa dimagrire? In realtà è solo una leggenda metropolitana…

A confermare ciò è stata direttamente Daniela Lucini, responsabile della sezione di Medicina dell’esercizio e patologie funzionali di Humanitas e docente dell’Università degli Studi di Milano. La stessa dottoressa ha affermato:

La stessa docente ha poi precisato come il sudore rappresenti una precisa necessità del nostro organismo: tramite questo meccanismo infatti, esso elimina il calore in eccesso. In ogni caso, va specificato come è importante reintegrare sia i liquidi persi che gli eventuali sali minerali.

Reintegrare i sali minerali può essere utile?

La dottoressa Lucini si è poi soffermata anche sui sali minerali e il loro eventuale reintegro. Secondo la stessa, non è così indispensabile:

No, a meno di un’attività fisica estremamente intensa, come una maratona, soprattutto in caso di temperature elevate. A una persona che fa una semplice corsetta o una camminata basta bere acqua e magari mangiare un po’ di frutta.

Non dimentichiamo che i prodotti reidratanti per sportivi contengono acqua e sali minerali, ma anche zuccheri e dunque calorie. Gli zuccheri sono necessari per lo sportivo impegnato in un’attività molto intensa, non certo per chi fa sport a livello amatoriale. Non solo: con la bevanda zuccherata o comunque dolcificata si rischia di vanificare l’effetto dell’attività fisica o arrivando persino a prendere peso invece che perderlo“.

Fonte: Corriere.it

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sabato 28 luglio 2018

Come utilizzare del semplice aceto per dimagrire

L’aceto è un prodotto che in troppi riconducono semplicemente al condimento.

Seppur l’aceto balsamico sia un gustoso valore aggiunto per la tua insalata, ridurre tale alimento a questa funzione è decisamente riduttivo.

Gli utilizzi tradizionali infatti, lo vedono impiegato in una disparata serie di settori e campi anche molto distanti tra loro.

Aceto per dimagrire? Ecco come fare

Tra i rimedi delle nostre nonne, c’è uno che riguarda l’aceto (nello specifico di mele) e le sue capacità di aiutarti a mantenere una linea invidiabile.

Non si tratta di semplici credenze: recentemente infatti, alcuni nutrizionisti hanno avvalorato questa tesi, sottolineando come utilizzando l’aceto in modo corretto, questo possa realmente avere effetto di rafforzamento di un regime alimentare specifico.

Il segreto dimagrante dell’aceto

L’odore può non essere dei più piacevoli, ma va sottolineato come tale prodotto aiuti a bruciare le calorie e acceleri il metabolismo. Ma qual è dunque il metodo migliore per sfruttare queste proprietà così interessanti?

Un buon metodo potrebbe essere mischiare due cucchiaini da caffé di aceto di mele in un bicchiere d’acqua. Fatto ciò, assumilo una decina di minuti prima di cominciare qualunque pasto.

Quali sono gli effetti di questa abitudine così insolita? Devi sapere che l’aceto di mele ha un effetto fortemente depurativo e tonificante, che agisce con grande efficacia anche quando si hanno particolari problemi di cellulite.

Grazie ai minerali che contiene, la sua assunzione contribuisce alla regolazione del metabolismo, andando dunque a influire positivamente sulla tua linea.

Naturalmente non aspettarti miracoli semplicemente bevendo un bicchiere di acqua e aceto! Questo rimedio può essere utile da abbinare a un regime alimentare  ben congegnato per la tua situazione specifica.

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sabato 21 luglio 2018

Come usare la mente per dimagrire

A quanto pare non si tratta di una bufala, in quanto dietro questa affermazione piuttosto bizzarra vi è una ricerca condotta da alcuni ricercatori tedeschi dell’Università di Tubinga.

Secondo quanto affermato dagli scienziati, quando stiamo decidendo cosa mangiare, basta concentrarsi sugli effetti dei singoli alimenti per modificare di riflesso le nostre abitudini alimentari in maniera anche radicale.

Concentrarsi sulla propria salute è già di per sé un modo per non ingrassare

Secondo quanto presentato dagli studiosi tedeschi in occasione della Society for the Study of Ingestive Behaviour (una conferenza internazionale con cadenza annuale interamente concentrata sulla ricerca alimentare) lo studio avrebbe delle solide fondamenta.

I ricercatori hanno invitato dei volontari (di tutti i tipi di pesi) a concentrarsi sulle informazioni riguardanti i loro pasti per ottenere maggiore consapevolezza di ciò che stavano per mangiare. A quanto pare, così facendo, le calorie assunte dalle stesse pietanze sono state inferiori al solito.

Due gruppi di volontari

I partecipanti ai test sono stati suddivisi in due distinti gruppi: il primo si è focalizzato sugli effetti del cibo sulla salute, sul piacere scaturito dall’ingerire quest’ultimi e sulla convinzione di rimanere poi sazi fino all’ora di cena.

Nel secondo gruppo è invece si è potuto occupare di mangiare a piacimento e senza particolari restrizioni di sorta.

Il risultato finale, è apparso piuttosto sorprendente: il primo gruppo ha infatti cominciato a optare per porzioni più piccole, anche se chi ha dato priorità a soddisfazione e sazietà si è poi concentrato su porzioni più abbondanti.

Conoscere cosa mangiamo è già di per sé uno stimolo a regolarci

In parole povere, la suddetta frase riassume il risultato complessivo della ricerca. Si tratta di un nuovo metodo psicologico che aiuta ancora una volta a comprendere come il primo passo per dimagrire è dentro il nostro cervello e non nell’attuazione di una dieta.

Un meccanismo alla portata di tutti

Questi meccanismi del nostro cervello, se attivati in maniera appropriata, possono consentire di agire in maniera davvero incisiva per quanto riguarda la nostra forma fisica.

Chiunque può affidarsi a questa metodologia per seguire una dieta con maggior efficacia e soprattutto con minor rischio di cadere in tentazione!

Fonte: Quotidiano.net

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martedì 17 luglio 2018

12 uova alla settimana non fanno male alla salute!

Mangiare troppe uova fa male: quante volte l’abbiamo sentito dire? A quanto pare però, ciò non è per niente vero!

Secondo alcune recenti ricerche, mangiare sino a 12 uova a settimana infatti (se integrate in un regime alimentare corretto) non aumenta nessun rischio per quanto riguarda la salute. A rivelare ciò è stato uno studio australiano, riportato dall’American Journal of Clinical Nutrition.

La ricerca che farà la felicità di chi adora le uova

Naturalmente non pensare di cavartela con le uova fritte: stiamo parlando per esempio di uova sode o comunque di cucinate in maniera quanto più salutare possibile.

La ricerca è stata portata avanti dal dottor Nick Fuller dell’University’s Boden Institute of Obesity in sinergia con la Sydney Medical School dell’università di Sydney e il Royal Prince Alfred Hospital.

Nello specifico, la ricerca ha preso in esame soggetti sottoposti a 3 mesi di una dieta ad alto consumo di uova (12 a settimana) e altri soggetti a consumo basso (2 o meno a settimana). Al termine del periodo, sono state effettuate analisi su entrambe le tipologie di soggetti, senza riscontrare particolari varianti per quanto riguarda le condizioni del sistema cardiovascolare.

Le uova non sarebbero dannose per il sistema cardiovascolare

I ricercatori hanno monitorato tutti i fattori che hanno un’accentuata incidenza per quanto riguarda problemi cardiovascolari, dal colesterolo sino alla pressione arteriosa, senza registrare significativi cambiamenti sia tra prima e dopo i 3 mesi, sia tra i due gruppi di soggetti coinvolti.

Gli autori hanno monitorato un ampio range di marker di rischio cardiovascolare, inclusi i livelli di colesterolo, di zuccheri nel sangue e la pressione arteriosa. E anche dopo un anno le uova si confermavano assolte: nessuna differenza significativa veniva evidenziata fra i 2 gruppi.

Questa ricerca andrebbe a sostenerle altre simili effettuate in passato, i cui risultati dimostrerebbero chiaramente come il consumo di uova (anche piuttosto intenso) ha un effetto praticamente nullo per quanto riguarda le concentrazioni di colesterolo nel sangue.

Al contrario di ciò, rimangono inalterate le sostanze che ogni uovo apporta alla nostra alimentazione, soprattutto proteine, che sono assolutamente essenziali per una dieta corretta ed equilibrata.

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sabato 7 luglio 2018

Cos’è e come funziona il metabolismo

Come funziona il metabolismo? Troppo spesso parliamo di questo meccanismo, dando per scontato che il suo funzionamento sia chiaro e limpido per tutti.

Questa meccanica infatti, risulta alla base di alcuni regimi alimentari, tra cui per esempio la famosa dieta del supermetabolismo. Forse è il momento di capire perlomeno le basi di ciò che accade nel nostro corpo.

Come funziona il metabolismo: facciamo chiarezza

Il metabolismo è tutto l’insieme dei processi biochimici che avvengono nel corpo umano (e non solo) per tramutare gli alimenti assunti in energia o comunque materiale sfruttabile dal fisico.

Un processo che diamo troppo spesso per scontato, ma che in realtà non è così: prima che il cibo venga assimilato infatti, deve compiere una serie di “lavorazioni” da parte del nostro corpo.

La necessità di assumere sostanze, naturalmente, varia da quante energie consumiamo quotidianamente: pare piuttosto logico che un atleta consumi molto di più rispetto a una persona sedentaria.

Proprio per questo è necessario suddividere il metabolismo in basale, ovvero quello standard, necessario per rimanere in vita e mantenere attive le funzioni vitali di una persona e quello invece legato all’attività fisica.

Sport e metabolismo

Ogni singolo organismo funziona in maniera leggermente diversa: di sicuro, il metabolismo basale ha un’influenza piuttosto pesante per quanto riguarda il fabbisogno energetico.

Cosa vuol dire ciò? Che l’attività fisica ha si un’incidenza, ma necessità costanza e grande perseveranza affinché possa influenzare in qualche modo il metabolismo.

Mentre si fa sport il metabolismo ha un consistente aumento e va a influire anche nelle ore immediatamente successive. Naturalmente non tutta l’attività fisica ha lo stesso risultato quando si tratta di influire su questi meccanismi: l’ideale sarebbe alternare attività aereobiche a esercizi da palestra.

Il consiglio in tal senso è di effettuare almeno 3 allenamenti a settimana (naturalmente con l’intervallo di almeno un giorno tra uno e l’altro) con possibilmente un’ora di attività piena. Come pare più che logico, non bisogna forzare ma aumentare gradualmente la mole degli allenamenti: in parole povere, devi arrivare a fine sessione con una moderata stanchezza ma non totalmente senza energie.

Cosa succede accelerando il metabolismo

Con un’alimentazione adatta e una giusta attività fisica è possibile accelerare il metabolismo. Ma cosa comporta ciò? Consumando più energia e quindi più elementi assimilati, si tende a ingrassare di meno in quando vi è un accumulo minore di sostanze.

Il risultato? La tendenza generale è quella di non ingrassare ma di mantenere stabile (o persino ridurre) la propria massa corporea.

 

 

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martedì 3 luglio 2018

La pasta fa ingrassare? No e ti spieghiamo perché!

La pasta fa davvero ingrassare?

Le diete impongono molto spesso delle rinunce dolorose a tavola. Tra queste, spesso figura un alimento molto caro a noi italiani: la pasta.

Ma questo tipo di cibo è davvero così deleterio per il tuo fisico? Perché la maggior parte di regimi alimentari ci vieta i tanto amati spaghetti?

La pasta fa ingrassare? I carboidrati sul tavolo degli imputati

Anche la stessa Dieta Plank impone la rinuncia alla pasta: per comprendere meglio il perché però, bisogna parlare di carboidrati.

Va detto che esistono principalmente due tipi, quelli detti raffinati e quelli grezzi. Il primo tipo, viene generalmente assorbito più facilmente a livello sanguigno e va a influenzare negativamente l’indice glicemico.

I carboidrati grezzi (di cui fa parte la pasta) risultano invece con un basso indice glicemico e sono dunque meno dannosi.

Secondo Laura Chiavaroli, ricercatrice di origine italiana presso l’istituto canadese St. Michael’s Hospital “lo studio ha rilevato che la pasta non ha contribuito all’aumento di peso o all’aumento del grasso corporeo” teoria poi rafforzata dal collega John Sievenpiper. “In realtà l’analisi ha mostrato una leggera perdita di peso, quindi contrariamente alle preoccupazioni, la pasta può essere parte di una dieta sana come ad esempio quella a basso indice glicemico“.

Lo studio effettuato ha coinvolto un campione di persone che ha mangiato una media di 3,3 porzioni di pasta ogni settimana. I risultati hanno evidenziato che avevano perso circa mezzo chilo in 12 settimana.

Naturalmente, i ricercatori sottolineano come sono necessarie maggiori ricerche per comprendere se realmente la perdita di peso è un effetto strettamente connesso all’assunzione dell’alimento e quali siano gli altri fattori determinanti per il dimagrimento.

Con un’abbuffata di pasta quindi posso dimagrire?

Anche se sarebbe davvero bello, il realtà non è così: se stai seguendo un regime alimentare devi mantenerti scrupolosamente alle sue direttive per ottenere risultati. C’è da tenere poi anche un fattore estremamente importante, ovvero il fatto che gli studiosi non hanno tenuto conto del condimento…

Dalle prime ricerche sino ai risultati concreti d’altronde, c’è una distanza abissale… sognare e sperare però, infondo non costa nulla!

Fonte: Ansa.it

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sabato 30 giugno 2018

Il segreto del successo di Lebron James? Una dieta da due milioni di dollari all’anno!

Che gli atleti abbiano una vita molto particolare, anche e soprattutto per quanto riguarda la dieta, è cosa risaputa.

Chi vuole arrivare al top della propria disciplina però, deve per forza andare oltre e affidarsi a regimi alimentari particolarmente duri.

Non fa eccezione Lebron James, il cestista più forte del mondo infatti, si è affidato a una dieta che gli costa circa due milioni di dollari all’anno!

Per mantenersi il miglior giocatore di basket al mondo, Lebron James è disposto a tutto…

A dispetto dei suoi 33 anni, James è ancora agilissimo e risulta (dopo Cristiano Ronaldo) lo sportivo più famoso al mondo. Le chiavi di un successo di questo genere devono per forza essere molteplici.

Ore e ore di allenamenti estenuanti, uno stile di vita controllato nei minimi dettagli e soprattutto una dieta che, per alcuni di noi comuni mortali, può sembrare bizzarra a dir poco: l’atleta ha a disposizione un intero team di chef che lo delizia ogni giorno con la miglior bianca e carne rossa sul mercato, gamberetti, pasta e verdure.

Non mancano i beveroni carichi di elettroliti e vitamine: una dieta così complessa e ricercata che costa a James ben 2 milioni di dollari all’anno!

Nonostante la pizza e il gelato siano due grandi passioni del cestista, queste possono aspettare la fine di una delle carriere più sfolgoranti per quanto riguarda la storia del basket.

Non più un giovanotto… anche se non si direbbe!

I risultati di una vita e una dieta di questo genere si fanno sentire: Lebron James, dall’alto dei suoi 204 centimetri di altezza, pesa 113 chili con un 3% di massa grassa. Un fisico tutto muscoli e agilità che, nonostante l’età non più giovanissima, sono una garanzia per quanto riguarda le prestazioni.

E voi? Siete un po’ invidiosi oppure spendereste in maniera diversa tutti questi soldi?

Fonte: IlSole24Ore

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venerdì 29 giugno 2018

Autostima a rischio per un italiano su tre a causa della prova costume

L’estate 2018 è ormai nel vivo e, sotto l’apparente aria di festa e relax che accompagna gli italiani al mare, vi è in realtà un po’ di malessere psicologico.

Secondo quanto rilevato da uno studio del sito InABottle.it, il 25% degli italiani non si sente fisicamente pronto alla temuta prova costume. Secondo gli esperti, le difficoltà per quanto riguarda l’autostima legate all’estate e ai costumi si può definire bikini blues. Con questo termine si va a definire una sorta di senso depressivo derivato dal non piacersi vedendosi allo specchio e nel disagio a mostrarsi in pubblico con il proprio costume.

Si chiama bikini blues ed è accompagnato da diversi sintomi

La particolare ricerca portata avanti dal già citato sito, ha preso in esame un campione di 3.000 italiani di età compresa tra i 20 e i 55 anni.

Ma quali sono i principali sintomi del bikini blues? Secondo i ricercatori ansia, intrattabilità, apprensione e sconforto sono alcuni dei più comuni segnali che accompagnano buona parte degli italiani in vista dell’estate.

Secondo i dati raccolti, anche e soprattutto grazie ai social network, i nostri connazionali cercano comunque di rimediare in modi diversi: il 43% cerca di mettersi in forma facendo un minimo di attività fisica in casa o al parco, il 37% cerca di aumentare i consumi di frutta e verdura, il 15% elimina il cibo spazzatura e l’alcol dalla propria dieta, mentre il 12% dichiara guerra al peso superfluo affidandosi a una dieta ferrea. Le iniziative illustrate, seppur positive, nella maggior parte dei casi però non vengono mantenute a lungo.

Secondo lo specialista in Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva all’Università Campus Biomedico di Roma Luca Piretta però la scelta migliore rimane “La dieta mediterranea, preferendo acqua, cereali, frutta, verdura, legumi, frutta secca e olio d’oliva e poi in minor quantità pesce, formaggi e uova, e occasionalmente carne rossa. Bisogna bere 2 litri di acqua al giorno che possono diventare anche 3 nel caso si faccia molta attività fisica e a temperature elevate. Il problema della prova costume è che si ha tale percezione sempre troppo tardi e quindi ci si affida a rimedi drastici e facilmente salutari. Per questo occorre pensarci già nel periodo natalizio“.

Fonte: ansa.it

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giovedì 28 giugno 2018

Voglia di zuccheri: come tenerla a bada

Ti è mai capitato di avere una voglia di zuccheri talmente forte da non riuscire a controllarti? A volte, anche la volontà più ferrea viene messa a dura prova e resistere ai piaceri della gola è a dir poco difficile…

Secondo quanto pubblicato dalla nutrizionista Jessica Sepel sul giornale britannico The Indipendent, esistono dei trucchi per tenere sotto controllo anche la voglia più irrefrenabile di dolci.

Frenare la voglia di zuccheri? Si può fare con una serie di accorgimenti piuttosto semplici

Tra i consigli proposti dalla dottoressa Sepel ve ne sono alcuni più o meno scontati: si va dal portare spuntini sani a lavoro (per evitare ogni occasione) all’incremento del consumo di frutta in alcune precise ore della giornata.

La nutrizionista infatti, ha rilasciato un’intervista in cui affermava “Nella mia esperienza clinica ho visto che mangiare frutta durante il pomeriggio incrementa la voglia di assumente zucchero nel corso della giornata. Quando si mangia frutta al mattino e a stomaco vuoto, tale desiderio invece si riduce drasticamente“.

Cosa bere per frenare il desiderio di dolci

Secondo la nutrizionista, per quanto riguarda le bevande una soluzione adatta allo scopo può essere l’assunzione dell’aceto di sidro di mele.

Si tratta infatti, di una particolare bevanda che può aiutare a ridurre la voglia di dolce. Naturalmente non va bevuto puro ma largamente diluito con acqua naturale.

In tal senso, si può sostituire l’aceto di sidro di mele anche con qualche goccia di succo di limone.

Altri consigli

Altre direttive piuttosto valide confermate dalla nutrizionista riguardano la regolarità dei pasti: secondo Sepel vanno mantenuti i canonici tre giornalieri (colazione, pranzo e cena) con due spuntini sempre e comunque basati su alimenti salutari e poco elaborati.

L’assunzione di grassi sani, presenti in cibi come olio di cocco o avocado, può essere un altro modo per chetare la smania di zuccheri. Anche l’assunzione regolare di fibre ha effetti benefici in tal senso: la sazietà che segue il consumo di questi alimenti infatti, frena la voglia di zuccheri.

Fonte: Repubblica

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martedì 26 giugno 2018

Cos’è il reset metabolico?

In cosa consiste il reset metabolico e come può venirti utile per perdere peso?

Il metabolismo ha una stretta connessione con le variazioni del peso corporeo: nel caso di un metabolismo più rapido, il tuo corpo consuma una maggior quantità di energie non accumulandone e dunque non facendoti prendere peso.

Il reset metabolico: come perdere peso aumentando i ritmi del metabolismo

Il reset metabolico non è altro che una vera e propria strategia nutrizionale (definirla dieta è forse esagerato) per poter equilibrare l consumo giornaliero di energie.

In tal modo, il cibo assimilato verrà “consumato” con maggior rapidità (o teoricamente anche minore, se la tua intenzione è di prendere peso).

ll reset del metabolismo è una particolare pratica che dovrebbe essere seguita da persone le quali, per i più svariati motivi, non hanno un equilibrio alimentare e hanno ottenuto degli sbalzi piuttosto sostenuti per quanto riguarda il peso.

il reset metabolico è una pratica che agisce a livello alimentare sul consumo calorico giornaliero, trovando il giusto equilibrio per ogni singolo soggetto (tenendo dunque conto di parametri come età, peso e sesso per esempio).

Il fattore allenamento

Il rischio, tropo spesso, è di concentrarsi sull’alimentazione trascurando ciò che realmente importante, ovvero la già citata attività fisica.

Una dieta equilibrata è alla base del tuo benessere, ma per dare un deciso cambio di marcia è indispensabile cominciare a fare sul serio con l’attività fisica. Coniugando poi alimentazione ed esercizio fisico, chiunque può ottenere risultati soddisfacenti in appena poche settimane.

 

 

Il principio base è: i carboidrati assunti devono essere in qualche modo consumati con l’attività fisica (si tratta di una sorta di “benzina” per il nostro fisico), mentre le proteine servono a definire i muscoli. Entrambe le sostanze devono però essere equilibrate e distribuite, per esempio a livello settimanale, con un certo criterio.

Se si sfora in maniera evidente, il metabolismo ne risente.

Come ottenere risultati

Naturalmente esistono diverse correnti di pensiero così come esistono anche diversi regimi alimentari che, se abbinati a esercizi, possono portare a risultati. I consigli, piuttosto generici ma al contempo validi per tutti i soggetti sono i seguenti:

  1. Fai che la prima colazione sia il pasto principale della giornata: si dice spesso che la colazione è molto importante ed è così. L’alimentazione a livello giornaliero dovrebbe ridursi con il passare delle ore e, per la cena, ci si potrebbe affidare a un semplice spuntino molto leggero (che tra l’altro favorisce anche un buon sonno).
  2. Bere tanta acqua: almeno un litro e mezzo al giorno. Non è una novità vero? Questa è la quantità che ognuno di noi dovrebbe assumere quotidianamente (non solo per questioni metaboliche).
  3. Sì al cibo sano: evita i cibi spazzatura ma anche quelli particolarmente elaborati o di natura industriale. Affidati ad alimenti sani, prediligendo sempre e comunque frutta e verdura. Prediligi pasta e riso integrali e limita fortemente il consumo di carne rossa (sostituiscila parzialmente con quella bianca o, ancora meglio, con il pesce).
  4. Allenamenti graduali ma costanti: come già accennato l’allenamento è importante. Cerca sempre di non affaticarti troppo, alzando però ogni volta l’asticella… per esempio, se vai a correre, comincia con poche centinaia di metri: fai in modo di arrivare a casa stanco ma non stravolto. La volta successiva, prova a fare qualche decina di metri in più.

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domenica 24 giugno 2018

Accelerazione del metabolismo: perché può aiutarti a dimagrire?

L’accelerazione del metabolismo può essere un fattore determinante nella riuscita o meno della tua dieta.

Premesso in fatto che ogni fisico funziona in maniera differente, il ritmo metabolico può influire notevolmente sulla perdita (ma anche sull’incremento) del peso.

Accelerazione del metabolismo: più è rapido meglio è!

Se vuoi perdere peso, aumentare il tuo metabolismo è una buona idea. Per fare ciò, esiste una dieta detta del supermetabolismo. Ma come funziona il metabolismo? E perché aumentarlo può aiutarti a perdere chili?

Il famoso metabolismo non è altro che una serie di processi biochimici del tuo organismo mirati alla “conversione ” del cibo in energia e la relativa distribuzioni alle cellule. Detta così sembra piuttosto semplice, in realtà si tratta di processi piuttosto complessi e che richiederebbero uno specialista per essere spiegati nel dettaglio.

Sintetizzando al massimo, possiamo definire il metabolismo la rapidità grazie a cui il tuo corpo brucia le calorie per mantenere il fisico in funzione.

Lo sport per aumentare la rapidità del metabolismo

Al di là della già citata dieta, a grandi linee, esistono anche altri modi per cercare di rendere più rapido il metabolismo.

Se è vero che più del 60% di esso è considerato “basale” ovvero quello minimo indispensabile per mantenerti in vita, vi è un alta incidenza per quanto riguarda l’attività fisica: fare sport costantemente è infatti un modo semplice e diretto per accelerare il tuo metabolismo.

Ciò non avviene solo durante lo sport in sé, ma anche nelle ore immediatamente successivo (motivo per cui si parla di attività sportiva costante nel tempo).

Il metabolismo basale

Come già accennato però, buona parte del metabolismo è basale, ovvero funziona per effettuare le azioni più basilari della nostra esistenza: respirare, muovere le braccia e camminare sono operazioni semplici che però hanno un costo energetico non indifferente a livello giornaliero.

In una persona fisicamente perfetta, questo si assesta solitamente tra il 60% e il 75% del metabolismo globale. Ciò vuol dire che fare sport serve a poco? Assolutamente no!

Sicuramente lo sport incide, seppur in maniera non così determinante, ma va anche e soprattutto tenuto conto di tutti gli altri benefici che il tuo fisico ottiene con una costante attività fisica.

 

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sabato 23 giugno 2018

Dieta supermetabolismo: cos’è e come funziona

La dieta del supermetabolismo è uno dei regimi alimentari più chiacchierati del momento, soprattutto perché a quanto pare sono diverse le star internazionali che seguono questo percorso per mantenere una linea invidiabile.

Nato grazie al nutrizionista Haylie Pomroy nel 2013, questo regime alimentare è stato appositamente ideato con il fine di riattivare il metabolismo grazie a un apposito piano di alternanza degli alimenti.

A grandi linee, vi sono giorni in cui ci si concentra sull’assunzione di carboidrati e altri dove invece si opta maggiormente per proteine o grassi.

La Dieta del supermetabolismo richiede 5 pasti al giorno

L’alternanza degli alimenti non è l’unica peculiarità di tale regime alimentare. Secondo quanto sostenuto da chi ha ideato tale dieta, risulta essenziale consumare ogni giorno 3 pasti principali più due leggeri: una soluzione utile in tal senso potrebbe essere rafforzare la colazione, introdurne una seconda “light” e mantenere la classica merenda.

Le 3 fasi

L’alternanza tipica della dieta del supermetabolismo si basa principalmente su 3 fasi ben distinte, che vanno a ricoprire una settimana.

Teoricamente, il regime alimentare dovrebbe coprire un tempo totale di 4 settimane.

  • Durante la prima fase (lunedì e martedì) è necessario concentrarsi su frutta, verdura, cereali e magari un po’ di pesce (trota, salmone o tonno).
  • La seconda fase (mercoledì e giovedì) bisogna affidarsi a carni magre e uova, riducendo (ma mantenendo) le verdure.
  • La terza fase (tutto il weekend) risulta quella più libera e include il consumo di proteine, olio, cereali, frutta e verdura.

Secondo quanto sostenuto da chi ha ideato questa dieta, in un mese si perdono generalmente circa 5 chili in questo modo, anche se è possibile arrivare a perderne anche il doppio.

Naturalmente non va dimenticato come è utile abbinare al regime alimentare anche dell’attività fisica: la prima fase, per esempio, si abbina particolarmente ad attività di natura aerobica. Nelle fasi successive, potrebbe essere sufficiente fare qualche passeggiata a ritmo sostenuto.

 

Una dieta per accelerare il metabolismo

Come hai potuto appurare, non si tratta di una dieta particolarmente rigida: i risultati ottenuti non sono così accentuati come altri regimi alimentari ma, se abbinata a una buona dose di attività fisica può portare dei discreti benefici.

L’attivazione del metabolismo infatti consente di rendere il fisico più asciutto e di perdere qualche chilo senza dover per forza fare sacrifici assurdi.

Se sei in cerca di un regime alimentare equilibrato e che ti consente di mantenere buoni risultati ottenuti con precedenti diete, la dieta del metabolismo potrebbe essere la strada giusta da seguire.

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martedì 19 giugno 2018

Dieta palestra, tutto quello che c’è da sapere

Dieta e palestra sono un binomio strettamente collegato anche se, in molte occasioni, probabilmente non hai considerato questi due fattori come connessi tra loro.

Se da una parte, una continuata e sostenuta attività fisica richiede un apporto energetico decisamente maggiore rispetto a chi fa una vita sedentaria, dall’altra abbinare il fitness con un’alimentazione adeguata può aiutare a scolpire il tuo fisico molto più rapidamente.

Dieta palestra: il prima e il dopo

Come primo argomento da trattare, volevo proporti la sostanziale differenza che esiste tra il mangiare prima e il mangiare dopo un allenamento più o meno intenso. Questi fattori, seppur poco considerati, hanno in realtà un peso specifico davvero notevole.

Prima dell’attività fisica

Prima di destreggiarci tra pesi, bilancieri, cyclette e tapis roulant è necessario fare molta attenzione all’alimentazione.

Intanto il principale consiglio è quello di aspettare almeno due ore e mezza tra il pasto e l’attività fisica: in questo modo il tuo fisico ha il tempo di digerire e assimilare le sostanze.

Cosa mangiare però? Calcolare che il nostro fisico sarà messo sotto stress, è utile pensare di integrare nella dieta alimenti che possano essere sia facili da digerire ma al contempo che abbiano un apporto energetico notevole. Alcuni esempi?

  • pasta o riso (possibilmente integrale)
  • petto di pollo
  • fesa di tacchino
  • ceci
  • frutta

Dopo la palestra

Il binomio dieta palestra è però importante anche in fase post esercizi.

  • pesce
  • uova
  • carne (soprattutto di bovino).
  • pomodori
  • legumi

Naturalmente in questo caso vanno banditi gli alimenti energetici, in quanto il fisico ha bisogno di “fare massa” e non necessita di un apporto energetico in questa fase. Generalmente è consigliato mangiare a due ore di distanza dall’allenamento per ottimizzare l’effetto del cibo sull’organismo.

Consigli per dimagrire in palestra

Giusto per sottolineare quanto appena detto, andare in palestra non è un modo per poter mangiare tutto ciò che si vuole: il regime alimentare e gli esercizi sono due fattori che devono essere sviluppati parallelamente.

Allo stesso modo, seguire un piano preciso con allenamenti “soft” per i primi giorni di palestra, seguiti da un graduale aumento dei ritmi e dei carichi, può essere una scelta azzeccata (in questo caso però, contatta un personal trainer o comunque una persona esperta del settore).

La costanza, sia nella dieta che in palestra, alla lunga paga: probabilmente ci vorranno mesi ma, se avrai la cocciutaggine di accompagnare gli esercizi a un regime alimentare salutare e regolare, otterrai risultati davvero inaspettati!

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mercoledì 13 giugno 2018

Cibo e abbronzatura: quali sono gli alimenti che aiutano la tintarella?

Cibo e abbronzatura sono un abbinamento troppo spesso sottovalutato da chi è appassionato della tintarella.

Eppure, secondo quanto accertato dalla scienza, esiste una correlazione piuttosto intensa tra questi due fattori. In questo senso si fa notoriamente riferimento alla carota e al beta-carotene in essa contenuta, una sostanza che stimola la produzione di melanina e quindi favorisce l’abbronzatura.

Ma quali sono gli altri alimenti che hanno un effetto simile? In questo breve articolo scoprirai come è facile aiutare il sole e ottenere una tintarella più rapidamente… in maniera gustosa!

Cibo e abbronzatura, la chiave è il beta-carotene

A dispetto del nome, questa sostanza così utile per l’abbronzatura non è contenuta solo nel già citato tubero. Esistono infatti una serie di alimenti, anche piuttosto insospettabili, che potrebbero venire utili per la dieta di chi intende fare le vacanze al mare.

Verdure a foglia verde

Ebbene sì, anche l’insalata e le verdure “verdi” hanno un effetto abbronzante. Non solo: si tratta di alimenti che, potendo essere mangiati crudi, si adattano perfettamente alla stagione più calda dell’anno.

Pomodori

Una bella insalata, per essere un vero e proprio concentrato abbronzante, dovrebbe contenere anche dei pomodori. Si tratta di un altro alimento molto indicato per l’estate che, tra le numerose sostanze contenute, può vantare anch’esso del beta-carotene.

Frutti rossi

Amarene, ciliege, fragole e melograni (anche se quest’ultimi sono frutti settembrini), contengono anch’essi la sostanza che influisce così profondamente sull’abbronzatura. A ciò si possono aggiungere anche antiossidanti e ferro: un mix ideale per l’estate!

Peperoncino

Seppur si tratti di un alimento che non si può assumere in maniera così abbondante, anche i vari tipi di peperoncino garantiscono un apporto di beta-carotene piuttosto alto. Si tratta di una tipologia di cibo che si adatta particolarmente anche a regimi alimentari particolari.

Patate dolci

Anche le patate dolci possono aiutarti quando sei sdraiata al sole, ma non solo: con la vitamina A e D e il potassio, questo insolito tubero può essere un vero e proprio toccasana per la salute.

Tutti alimenti salutari, non solo per quanto riguarda la tintarella

Unire l’utile al dilettevole è davvero piacevole e, sfruttando le capacità abbronzanti di questi alimenti, è possibile anche mantenere un’alimentazione sana: d’altronde non hai lavorato in inverno e primavera per arrivare in piena forma all’estate e poi riprendere i chili persi dopo appena qualche giorno di spiaggia, vero?

 

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martedì 12 giugno 2018

Dieta da spiaggia? All’insegna dell’insalata!

Per quanto riguarda la dieta da spiaggia, gli italiani sembrano aver cambiato decisamente rotta durante gli ultimi anni.

Se fino a qualche anno fa le lasagne sotto l’ombrellone erano un must per molte famiglie italiane, oggi il nostro paese si riscopre salutista quando si tratta di mangiare in riva al mare.

Dieta da spiaggia: un italiano su quattro opta per l’insalata

Secondo i dati riportati da Coldiretti, il 27% degli italiani ha modificato radicalmente la propria dieta da spiaggia, arrivando a portarsi da casa (o comunque fermandosi per pranzo in ristoranti o simili) insalate di riso, di pollo o di mare. Chi rimane fedele alle tradizionali lasagne è invece uno scarso 5%, un italiano su venti dunque.

I numeri più specifici vedono poi un trend in aumento anche la caprese (19%) e la macedonia (ferma al 18%).

Sempre secondo quanto affermato da Coldiretti, in Italia vi è un forte aumento della richiesta di benessere a tavola durante i mesi estivi, con scelte che si ripercuotono per quanto riguarda i supermercati, i ristoranti, ma anche i classici pranzi al sacco.

 

Il motivo di queste scelte non è solo economico…

Se i più maligni possono vedere in questa scelta come motivata maggiormente dal teorico risparmio economico, si sbagliano: l’informazione sempre maggiore rispetto agli alimenti salutari (ancor di più se piacevoli nei mesi estivi) e il desiderio di mantenere la propria forma fisica, sono assolutamente fattori determinanti nella scelta di cosa mettere in tavola.

Alimenti come ciliege, meloni, albicocche ma anche carote, sono inoltre particolarmente indicati per aumentare gli effetti dell’abbronzatura. Dunque, oltre a creme solari con estratti dei suddetti alimenti, gli amanti della tintarella accorti si apprestano a portare questi alimenti (tra l’altro piuttosto salutari) sul proprio tavolo.

Nello specifico, questi favoriscono la produzione nell’epidermide della melanina, andando quindi a donare l’effetto ambrato della pelle. In tal senso, le carote sono l’alimento più adatto, visto che tale verdura pare avere maggior effetto sull’abbronzatura.

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giovedì 3 maggio 2018

Essere convinti di fare sport è quasi importante quanto farlo

Se pensavate che bastasse fare sport per mantenere il forma il proprio fisico, vi stavate sbagliando: secondo quanto dedotto da uno studio, anche il lato psicologico ha un peso notevole in tal senso.

Alcuni ricercatori della Stanford University in California, anche la convinzione di aver fatto fisica al massimo delle nostre potenzialità avrebbe un effetto benefico sul fisico umano. I dati esaminati sono stati estrapolati su 61.000 adulti analizzati in un lasso temporale di 21 anni. Le informazioni raccolte, riguardo l’età, gli esercizi fisici e la propria convinzione psicologica, ha dimostrato come il fattore mentale ha un’incidenza piuttosto accentuata a livello fisico.

La convinzione di fare sport a sufficienza ti aiuta a vivere più a lungo

I risultati ottenuti non lasciano adito a dubbi: le persone che pensavano di non fare esercizio fisico sufficiente (soprattutto se paragonato ai propri coetanei) morivano più giovani. Chi invece riteneva la propria attività fisica soddisfacente, a prescindere da quanto realmente lo fosse, tendeva a vivere maggiormente a lungo.

Nello specifico, gli scienziati che hanno lavorato sul progetto si sono espressi così “Gli individui che si sentivano meno attivi rispetto ad altri avevano fino al 71% in più di probabilità di morire nel periodo di controllo rispetto a quelli che si percepivano maggiormente attivi“. Una percentuale decisamente importante.

Come è nata l’idea di questa ricerca

La ricercatrice di Stanford University Octavia Zahrt, dopo essersi trasferita dalla California a Londra, ha cominciato ad avere problemi sotto il punto di vista psicologico. Nonostante fosse da sempre una donna molto attiva, ha cominciato a sentirsi meno sportiva rispetto ai propri coetanei: una convinzione che ha cominciato a opprimere la ricercatrice.

La sensazione di non essere particolarmente in salute, hanno spinto Zahrt e i suoi colleghi alla suddetta ricerca, con risultati piuttosto eloquenti. A quanto pare, ancora una volta la psiche umana ci sorprende per il peso incredibile che esercita sul corpo vero e proprio.

Il senso di colpa ti fa morire più giovane!

Secondo i ricercatori coinvolti, la chiave di tutto è il senso di colpa che colpisce chi non si sente abbastanza allenato. Ciò porterebbe all’incremento di stress fino a deteriorare in maniera cronica lo stato psicologico del soggetto. Non basta dunque fare sport: per essere realmente allenati e mantenere il corpo (e la mente) in piena forma, è necessaria la reale convinzione in ciò che si sta facendo.

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mercoledì 4 aprile 2018

La dieta Vigor

Tra le diete più praticate e apprezzate negli ultimi anni, figura la dieta Vigor. Questo strano nome non è altro che l’acronimo di Variazione dell’Indice Glicemico Ormoni Ribilanciati. Piuttosto complesso, vero? In realtà si tratta di un regime alimentare che si basa su alcuni principi piuttosto semplici.

Secondo il dottor Fabrizio Duranti, il chirurgo che ha ideato questo tipo di dieta, un regime alimentare funzionale al dimagrimento deve mirare al consumo di zuccheri e non dei grassi.

La dieta Vigor è un regime alimentare che punta il dito contro gli zuccheri

Secondo i principi dettati da Duranti, per ottenere risultati concreti è necessario variare l’apporto delle calorie provenienti da carboidrati, proteine e grassi. Gestendo l’alimentazione in base ai diversi giorni, è dunque possibile ottenere energia e al contempo ridurre la presenza di tessuto adiposo sul corpo di chi si sottopone alla dieta Vigor.

Non solo: questo particolare regime alimentare aiuta a tenere sotto controllo il livello dell’insulina. Ciò è possibile variando l’indice glicemico tramite un’assunzione programmata di carboidrati. Come fare ciò? Secondo il dottor Duranti, è necessario ridurre durante la settimana i carboidrati per poi aumentarne l’assunzione durante il weekend.

Tale operazione servirebbe ad eliminare le riserve di glicogeno e, per aumentare l’eliminazione di tessuto adiposo, si può abbinare ciò ad una più o meno intensa attività fisica.

Cosa succede nel tuo corpo quando segui questa particolare dieta?

Nei giorni della settimana, l’organismo è costretto a ricorrere alle proprie riserve per far fronte al bisogno di energia. Le cellule dunque devono sfruttare ciò che hanno già a disposizione per poter funzionare, andando a intaccare le riserve.

Nel weekend, quando viene aumentato l’apporto di carboidrati, vengono rilasciati enzimi e ormoni che ravvivano e mantengono in funzione il fisico. Di fatto, non ci sono particolari limitazioni per quanto riguarda quali alimenti si possono assumere o meno.

Questo regime alimentare funziona? Ecco le opinioni

A dispetto dello scetticismo nato dal fatto che praticamente è concesso ogni tipo di cibo, la dieta Vigor sta raccogliendo parecchi consensi.

Le opinioni sulla dieta Vigor sono prevalentemente a favore. Se da un lato il metodo Duranti ha fatto molti proseliti, dall’altro c’è una piccola parte che nutre dubbi. Tra i pro c’è senz’altro il fatto di non dover fare rinunce pesanti, in fin dei conti è un regime alimentare adatto a tutte le età che amplifica il rendimento del nostro organismo e regola la produzione degli ormoni.

Non sottovalutare l’attività fisica

Una fase importante di questa dieta è l’attività: teoricamente almeno mezz’ora andrebbe dedicata tutti i giorni ad attività come jogging o comunque ginnastica aerobica. D’altronde si tratta di attività comunque salutari a prescindere dal regime alimentare seguito e, vista la buona stagione alle porte, esiste ben più di un motivo per mettersi in moto!

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martedì 3 aprile 2018

Dieta veloce per perdere peso in una settimana

Una dieta veloce per perdere peso in una settimana è pura utopia oppure e fattibile? E il tuo corpo può reggere senza subire traumi un trattamento del genere? Sono domande più che lecite, soprattutto visto i tanti pseudo regimi alimentari che circolano dentro e fuori la rete.

Effettivamente, diete di questo genere esistono… ma devono essere accompagnate da una premessa: devono rimanere diete lampo occasionali e non diventare abitudine vera e propria. Si tratta infatti di interventi d’emergenza che comunque provano il fisico.

Una dieta veloce per perdere peso in appena una settimana? Fattibile… ma attenzione a non esagerare!

Esistono dunque una soluzione di diete lampo, attuabili solo occasionalmente. Se fisicamente non si hanno problemi particolari e solo ed esclusivamente dopo aver consultato il medico di famiglia o un nutrizionista, si può cercare di dare una sterzata a una silhouette.

I rischi che principalmente sono scompensi alimentari oltre a danni anche gravi alla salute. Spesso oltretutto, se alla dieta veloce non segue uno stile di vita appropriato, si può subire l’effetto boomerang. In parole povere, si recuperano (spesso con gli interessi!) tutti i chili appena persi.

Perdere chili velocemente con diete veloci

Tra le diverse diete che consentono di perdere chili rapidamente figurano quelle più strampalate e improbabili, come la dieta delle mele. In parole povere, chi si sottopone a questo regime alimentare, alterna un’alimentazione quasi completamente incentrata su mele e verdure (a parte qualche uovo e altri alimenti magri concessi) per cinque giorni. Bollite, frullate o normali, le mele risultano sempre e comunque il perno su cui si fonda questa dottrina.

Altre varianti si basano su frutta di stagione o Ananas, magari con l’inserimento nella dieta di Yogurt magro. In molti casi si tratta di diete talmente restrittive e drastiche che l’attività fisica (solitamente compagna ideale di una dieta equilibrata) diventa un ulteriore fattore di indebolimento per un corpo martoriato da un’alimentazione così insolita.

Per dimagrire in modo sano, adotta dei regimi alimentari completi

Non limitarti a effettuare una dieta veloce per perdere peso giusto qualche settimana prima della prova costume: impegnati già da ora, con l’inizio della primavera, a uno stile di vita sano accompagnato da attività fisica. Se cominci la bella stagione con una dieta anche piuttosto blanda, ma in concomitanza con dello sport, magari perderai meno chili ma arriverai all’estate: la dieta plank, in questo senso, agisce su un tempo d’azione più lungo.

Essa infatti lavora sul nostro corpo per due settimane, consentendo una sorta di acclimatazione graduale.

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lunedì 2 aprile 2018

La dieta del cardiologo

La dieta del cardiologo è un regime alimentare che sta raccogliendo parecchi consensi sul web e non solo. Chi la pratica, ha affermato che è possibile perdere anche sino a 6 chili in una settimana… ma è realmente così valida? E quali sono le controindicazioni?

La dieta del cardiologo: origini e principi

Il nome deriva dal dottor Dwight Lundell, un cardiologo estremamente esperto di Mesa, in Arizona. Secondo la teoria portata avanti dal dottore, si basa sul fatto che il sovrappeso spesso non sia legato solamente alla sfera alimentare: Lundell sostiene che talvolta, in caso di peso eccessivo, i problemi siano legati ad eventuali problemi di salute più profondi. A ciò va aggiunto che l’eccesso di peso è spesso legato effettivamente a diversi tipi di patologie come diabete, malattie cardiovascolari e persino alcune forme di cancro. In questo

Proprio per questi motivi, andrebbe consultato sempre un cardiologo prima di intraprendere una dieta, soprattutto se piuttosto rigida: un regime alimentare inadatto al tuo stato di salute infatti, potrebbe causare danni al tuo cuore, soprattutto se sei un soggetto a rischio.

Come si svolge la dieta

La dieta del cardiologo viene svolta nell’arco di due settimane, periodo nel quale si possono perdere anche più di dieci chili. Naturalmente i risultati variano a seconda del proprio metabolismo e di come ti applichi (niente eccezioni, mi raccomando).

Colazione

La colazione è piuttosto semplice: durante questa fase è possibile scegliere un qualunque frutto da mangiare, esclusa la banana e l’uva. Tra i frutti più consigliati figurano pesche, mele, pere, arance, melone o anguria.

Pranzo

A pranzo le possibilità sono molteplici: puoi scegliere se concederti 200 grammi di carne (magari con contorno di verdure) oppure un uovo sodo o ancora mezzo etto di pasta con contorno di verdure.

Eventualmente includi uno yogurt magro (o alla frutta) come dolce o un frutto (possibilmente un’arancia).

Merenda

Una manciata di frutta secca o un frutto (se non si è mangiato per pranzo).

Cena

Carne bovina o uova sode (alternate a pranzo), insalata, pane (un paio di fette), 1-2 pomodori (se in stagione estiva), carote, petto di pollo al forno o ai ferri, eventualmente un po’ di mais per un po’ di varietà.

Naturalmente anche in questo caso il sale va praticamente annullato, così come alcolici e bevande gasate. In ogni caso, prima di intraprendere questo tipo di dieta, è fortemente consigliato consultare il proprio medico di fiducia o un esperto nutrizionista.

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sabato 31 marzo 2018

Il cioccolato fa dimagrire? A quanto pare si!

Potrebbe sembrare assurdo ma, a quanto pare, il cioccolato fa dimagrire. Un’alimento ritenuto come decisamente non salutare, sarebbe in realtà un toccasana per la linea: ad affermare ciò sono alcuni ricercatori dell’Università di Granada che, tramite un articolo apparso su Nutrition, hanno confermato i risultati già paventati da altri studiosi.

I ricercatori spagnoli hanno portato avanti una ricerca prendendo in considerazione 1500 ragazzi provenienti da 6 nazioni europee. Questo campione è stato analizzato segnalando chi consumava maggiormente cioccolato e, indipendentemente dell’eventuale attività sportiva dei soggetti, essi presentavano meno grasso corporeo (soprattutto per quanto riguarda le aree addominali). Di fatto, si ha finalmente avuto la certezza che il cioccolato fa dimagrire!

Naturalmente la ricerca è stata portata avanti con puro metodo scientifico, valutando girovita dei giovani coinvolti e l’indce di massa corporea: secondo gli scienziati, la presenza di flavonidi e catechine (degli antiossidanti) ha un effetto fortemente benefico per quanto riguarda la nostra silhouette.

Il cioccolato fa dimagrire, ma a determinate condizioni

Se speravi di lanciarti in abbuffate di Nutella per poter dimagrire però, potresti andare in contro a una cocente delusione. Secondo gli stessi studiosi, il consumo di tale sostanza può essere benefica solo se estremamente ridotta. Inoltre va sottolineato come ci si sia riferiti a cioccolato fondente puro e non a formule più elaborate e quindi decisamente meno naturali.

Una conferma che avvalora la tesi di altri scienziati…

Come già accennato, non si tratta del primo studio che dimostra come il cioccolato fa dimagrire. Anche l’Istituto di dietetica e salute di Mainz (in Germania) ha effettuato studi con esiti positivi in tal senso.

Da tale ricerca sono anche state evidenziate le dosi giornaliere ideali, secondo cui con 42 grammi giornalieri di cioccolato fondente(con l’81% di cacao) viene incrementato notevolmente l’effetto dimagrante di una normale dieta. Anche in questo caso però, gli studiosi hanno sottolineato come l’assunzione della sostanza deve essere accompagnata da uno stile di vita salutare e da costante attività fisica.

Insomma: non pensare di poter dire così facilmente addio a diete ed esercizio fisico… ma di tanto in tanto potrai comunque poterti gustare un bel quadratino di cioccolato fondente!

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venerdì 30 marzo 2018

Attività fisica in primavera: 5 consigli per vivere meglio

L’attività fisica in primavera è quasi obbligatoria per chi vuole presentarsi al periodo estivo in forma smagliante. D’altronde, dopo un lungo inverno di bagordi, il tepore dei mesi primaverili è l’occasione ideale per riprendere seriamente l’attività fisica.

Ci sono alcuni consigli che è comunque utile seguire quando, terminato il letargo invernale, ti appresti a riprendere l’attività fisica con regolarità. In questo articolo ti spiegherò come rimetterti in forma senza shock particolari e senza esagerare, tenendo sempre presente che un regime alimentare adeguato che accompagni l’esercizio è buona prassi.

L’attività fisica in primavera consente al tuo fisico di riprendersi dopo la pigrizia invernale

Con le prime giornate tiepide, la voglia di fare jogging o andare in palestra si fa sentire: è normale che ciò avvenga, visto che la primavera porta con sé una sorta di risveglio fisico e psicologico. Va detto comunque, che non bisogna farsi prendere da foga ed entusiasmo.

Comincia gradatamente

Il primo consiglio riguarda le prime sessioni: a dispetto della motivazione e della buona volontà, parti piano. Il fisico infatti non è allenato e forzare alle prime sessioni di palestra, una pedalata o semplice jogging può essere deleterio. Aumenta gradualmente la tua attività fisica in quanto il tuo fisico è probabilmente già sotto stress a causa del cambio di stagione e dunque necessita di una certa delicatezza.

L’importanza dell’alimentazione

La primavera offre frutta e verdura di stagione estremamente gustose e che apportano molte sostanze utili al tuo organismo. Cogli la palla al balzo, anche senza dover per forza seguire un rigido regime alimentare, e segui l’alimentazione tipica di questa stagione: insalata, carciofi, fragole e ciliegie dovrebbero essere all’ordine del giorno.

Passa più tempo all’aperto

L’attività fisica in primavera se è outdoor, raddoppia il proprio valore. La luce del sole infatti ha un effetto benefico sia sul corpo (soprattutto alle ossa) che sulla mente… e poi ammettiamolo: dopo tanti mesi al freddo fa davvero piacere godersi un po’ di sole!

Fai attenzione al cambio di stagione

Abbiamo già accennato come il cambio di stagione possa essere una fase molto delicata per il nostro fisico. C’è chi non si accorge neanche di questa fase e chi invece patisce in maniera particolare… alcuni soggetti sono colpiti da insonnia, nervosismo e inappetenza.

Ciò è causato principalmente da un clima che presenta diversi sbalzi e influenza in maniera negativa il nostro stato di salute. In alcune persone poi, questi cambiamenti vengono recepiti in maniera molto più accentuata. Nel caso fossi uno di quei soggetti, non forzare la mano e aspetta che la situazione si sia stabilizzata per riprendere le attività sportive.

Supporta il tuo fisico in un momento così delicato dell’anno

Riprendere l’attività fisica dopo un periodo di immobilismo totale non è così facile. Supporta il tuo fisico bevendo molta acqua e assumendo centrifugati di frutta e verdura (come già detto, possibilmente di stagione) ed eventualmente, chiedi al medico per sapere se è il caso di assumere dei ricostituenti.

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mercoledì 28 marzo 2018

Frutta primaverile che aiuta a dimagrire

In primavera, sia la natura che il nostro fisico vivono una sorta di risveglio. Non si tratta solamente di giornate più lunghe e un clima più mite: verdura e frutta primaverile infatti, offrono nuove sostanze al corpo umano che si prepara così per la bella stagione.

La frutta primaverile può aiutarti a dimagrire… e non solo!

La frutta, generalmente, contiene fibresali minerali e vitamine indispensabili perché il tuo corpo funzioni a dovere. Combinata con altri elementi, permette di ottenere una dieta sana ed equilibrata.

Naturalmente la primavera offre una gran quantità di frutti: mele, pere e gli ultimi agrumi (che solitamente sono collegati ai mesi invernali). Nulla di speciale? Beh, non abbiamo ancora parlato dei frutti rossi e delle loro straordinarie qualità.

La frutta rossa

Non si può parlare di frutta primaverile senza citare fragoleciliegieribesamarene e simili. Si tratta di alimenti particolari perché possiedono proprietà davvero uniche. Non solo ferro, ma anche licopene e antocianine: antiossidanti che combattono l’invecchiamento. Inoltre, secondo alcuni studi, questi alimenti sarebbero anche un valido supporto alla lotta contro i tumori.

Al di là di ciò che sono queste proprietà straordinarie, non dimentichiamoci di un fattore importante: sono estremamente gustose! Proprio per questo, in primavera, creare gustose macedonie con la frutta rossa è un’ottima idea per unire l’utile al dilettevole!

Agrumi in extremis…

Limoniarancepompelmimandarini e cedri sono considerati frutti appartenenti al periodo più freddo dell’anno. Ciò è vero, ma la loro produzione si estende anche al primo periodo primaverile. Inutile sottolineare come si tratta di  alimenti straordinariamente importanti per il corpo umano: le capacità dimagranti e l’apporto di vitamina C fanno degli agrumi un frutto sempre molto apprezzato in pressoché qualunque tipo di regime alimentare.

Kiwi e nespole

Chiudiamo la carrellata di frutta con Kiwi e Nespole. Si tratta di due frutti “di nicchia” che possiedono comunque proprietà piuttosto interessanti.

Il kiwi è un frutto primaverile piuttosto particolare, che non piace a tutti: se sulle preferenze di palato si può discutere, le sue proprietà sono assolutamente fuori discorso. Il kiwi contiene vitamina C, vitamina E, potassio, fosforo, ferro calcio… in pratica si tratta di un ricostituente naturale.

Anche le nespole sono frutti della primavera che possiedono diverse proprietà interessanti. Tra le tante ricordiamo il basso livello calorico, le proprietà diuretiche e un buon apporto dell’immancabile vitamina C.

La primavera ti aiuta a stare meglio!

Al di là di eventuali diete, affidare la propria alimentazione primaverile a frutta di stagione non può che far bene. Se al consumo frequente di questa frutta si abbina poi un regime alimentare controllato, vi sono ottime probabilità di arrivare all’estate in piena forma e assolutamente prontissimi alla tanto temuta prova costume!

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lunedì 26 marzo 2018

Cibi primaverili che fanno dimagrire

Arriva la primavera e con essa la nostra alimentazione cambia. Dopo un lungo e rigido inverno, nel quale probabilmente abbiamo approfittato delle feste per concederci qualcosa di troppo a tavola, è arrivato il momento di rimetterti in riga.

Per fortuna esistono numerosi cibi primaverili che possono aiutare a rimettere le cose a posto e, anche senza un preciso regime alimentare, possono cominciare ad agire sul nostro fisico sgonfiandolo e tonificandolo. Se poi vuoi provare una dieta particolarmente adatta a questo periodo, dai un’occhiata a questo articolo.

Cibi primaverili: la terra si risveglia e ci regala il meglio di sé…

Frutte e verdure di questo periodo dell’anno sono lo specchio della primavera: la terra si risveglia e da il meglio di sé, offrendo una serie di prodotti gustosi e benefici. Prima ancora di intraprendere una vera e propria dieta, perché non provare un po’ di auto regolamento sfruttando i frutti di questa stagione?

Le verdure primaverili

Il terreno gelato si scalda dopo un lungo inverno e cominciano a vedersi le prime verdure. Un’occasione imperdibile per ha bisogno di un trattamento depurativo. I carciofi per esempio, sono il massimo per chi vuole contrastare i calcoli e contemporaneamente abbassare i livelli del colesterolo. Innumerevoli sono poi le tipologie di insalate e verdure simili disponibili in questo preciso periodo dell’anno.

La frutta

La frutta rossa è la regina di primavera: dalle fragole alle ciliegie, in questa stagione si possono gustare alcuni tra i frutti più ambiti e apprezzati. Non solo gusto comunque: l’apporto di sali minerali, ad esempio, è un valore aggiunto che caratterizza tutti i tipi di frutta rossa. Chi non apprezza gli agrumi (tipicamente invernali ma ancora presenti nelle prime fasi primaverili) può optare per il kiwi al fine di mantenere costante l’apporto di vitamina C.

I cereali

Tra i cibi da inserire tra i cibi primaverili figurano anche i cereali. Grazie alle loro capacità depurative (soprattutto per quanto riguarda il riso) si tratta di alimenti estremamente importanti per una dieta equilibrata. Per ottimizzare la loro resa, ti consiglio di consumare le varianti integrali.

Comincia la primavera con il piede giusto per un’estate a prova di costume…

Ora è il tuo momento! C’è ancora spazio e tempo per buttare giù qualche chilo di troppo e arrivare alla temuta prova costume senza particolari preoccupazioni. L’importante è lasciare da parte i cibi grassi, ridurre il sale e cominciare a mangiare sano sfruttando frutta e cibo di stagione… se poi vuoi dare una sterzata ancora più decisa, c’è sempre la possibilità di seguire una vera e propria dieta.

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Dieta primavera: il momento migliore per mettersi in forma

Finalmente è arrivata la bella stagione! In questo periodo dell’anno la natura sembra risvegliarsi e anche il nostro fisico cambia i propri ritmi: cominciare una dieta in primavera è il modo ideale per poter perdere peso e presentarci scattanti verso la stagione estiva (e la temutissima prova costume).

Dopo un lungo inverno passato probabilmente a mangiare e fare poca attività fisica inoltre, comincia anche a essere disponibile la frutta di stagione. In parole povere ci sono tutte le premesse per tirare giù qualche chilo… ti serve solo un po’ di forza di volontà!

Fare una dieta in primavera è un ottimo modo per avvicinarsi bene all’estate

La varietà di frutta e verdura di stagione disponibile aiuta notevolmente l’alimentazione: anche senza un regime alimentare rigido, sfruttando ciò che la natura ti offre, puoi mantenere una dieta equilibrata ed eliminare quanto accumulato nei mesi invernali. Se poi a ciò abbini anche solo una lieve attività fisica, magari un po’ di jogging viste le belle giornate a cui (si spera) stiamo andando incontro, hai una buona base su cui partire.

Naturalmente valgono le solite direttive: ridurre al minimo il consumo di sale, zucchero, alcolici, bibite gassate e altri alimenti che, a prescindere dalla stagione, sono da evitare sempre.

Colazione

La colazione primaverile potrebbe includere uno Yogurt magro (150-200 g) magari accompagnato da un po’ di uvetta e/o mandorle. A un buon caffè è difficile dire di no: nulla in contrario se non zuccherato o accompagnato da un cucchiaino di miele. C’è ancora spazio? Una bella mela o un frutto di stagione possono completare una colazione davvero completa!

Pranzo

Il riso integrale può trovare una valida alternativa nell’insalata di stagione: sono molte le varianti o le verdure affini disponibili in questo periodo dell’anno (eventualmente sostituibile con altre verdure). Un paio di volte a settimana dovresti affidarti ai carciofi, ottimi disintossicanti. Concludi con una  macedonia.

Cena

Generalmente si possono alternare, sempre in quantità contenute,  polloformaggi magri pesce. Se non hai mangiato verdura a mezzogiorno potresti pensare di farne un po’ al vapore.

Merende e spuntini vari?

Dieta di primavera o meno, sappiamo bene come difficilmente si resiste a certi languorini… ma perché dire di no? Come merenda una fetta di pane integrale con un po’ di miele è uno spuntino gustoso e che non rovina la linea. Se poi la fame arriva in altri momenti della giornata, tieni sempre a portata di mano un frutto di stagione… e vai sul sicuro!

Consigli generali

Ricordati di inserire nella tua dieta primaverile una testa di aglio: non importa come e dove, l’importante è che ci sia. Insalate, finocchi, cipolle, asparagi zucchine, carote e verdure varie di stagione sono sempre ben accette, sempre senza esagerare.

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