mercoledì 5 luglio 2017

Perché si dimagrisce con la dieta Plank?

Se hai già provato per qualche giorno la dieta Plank avrai già notato dei cambiamenti nel tuo corpo. I chili infatti, tendono a calare notevolmente già dopo pochi giorni dal suo inizio… ma ti sei mai chiesta che cosa succede al tuo fisico? Come mai la dieta Plank riesce dove altri regimi alimentari falliscono miseramente?

Diete chetoniche: pregi e difetti del dimagrimento rapido

La dieta Plank è definita “chetonica”. Questa infatti, rientra nella categoria di diete iperproteiche che spingono il corpo a produrre chetoni, ovvero composti organici che aiutano il nostro fisico a bruciare i grassi. Per poter stimolare il nostro fisico a produrre chetoni, vanno seguiti alcuni regimi alimentari, tra cui figura anche la dieta Plank.

In pratica, non consumando più carboidrati ma concentrandosi solo sulle proteine, si porta il corpo a comportarsi in un certo modo, favorendo un rapido dimagrimento. I risultati, come già detto, sono rapidi… ciò non vuol dire però che effettuare una dieta chetonica senza criterio possa essere salutare!

Con le diete chetoniche infatti si forza il fisico a cercare l’energia che manca (a causa dell’assenza di carboidrati) negli strati di grasso accumulati. Il risultato è assicurato, anche se mettiamo il corpo in una situazione di emergenza che deve essere quanto più possibile limitata nel tempo.

 

Fate attenzione: una dieta chetonica può essere pericolosa se fatta per tempi troppo lunghi

Se è vero che questi regimi alimentari portano a risultati certi e in breve tempo, va anche detto che bisogna seguirli con particolare attenzione. L’apporto massiccio di proteine infatti, così come lo scarso apporto di carboidrati, sul lungo periodo può causare gravi danni al nostro fisico.

Una volta terminato il periodo (nel caso della dieta Plank le due settimane canoniche) va ripreso un regime alimentare equilibrato e con la presenza di tutti gli elementi nutritivi tipici di una dieta equilibrata. In caso contrario potrebbero presentarsi sintomi come mal di testa e stitichezza, fino ad arrivare a casi limite con vere e proprie intossicazioni.

Ci sono diversi “sintomi” che possono farci capire se siamo in chetosi, il primo dei quali è l’alito cattivo (eh lo so… se si vuole dimagrire bisogna essere pronti ad avere l’alito che puzza di uovo marcio o di fogna!)

Un metodo infallibile però è quello di analizzare le tue urine… no, non c’è bisogno di portarle in laboratorio per farle analizzare. Basta acquistare un test chetogenico come Home Chetoni/Chetosi urina Test Strips – Strumento per perdita di peso dieta. Per utilizzarlo, dovrai portarti al bagno un bicchiere (ti consiglio di non usare un calice di cristallo, un bicchiere usa e getta andrà benissimo!) raccogliere le tue urine, e immergerci una delle striscie reattive contenute nel kit del test chetogenico.

La striscia cambierà colore a seconda del tuo livello di chetosi, e potrai confrontarlo con i colori sul barattolo per capire esattamente il livello.

Non sottovalutiamo la fase post dieta

Una volta finito il ciclo di dieta, bisogna tornare alla vita di tutti i giorni. Fai attenzione però a non ingozzarti per festeggiare la fine del regime alimentare! Questo infatti è uno dei rischi maggiori di chi segue precisi regimi alimentari, che si tratti di diete chetoniche o meno.

L’equilibrio a tavola va trovato anche dopo che hai finito la tua dieta, anche per evitare di recuperare tutto il peso perso, magari anche con gli interessi!

Leggi l'articolo Perché si dimagrisce con la dieta Plank? dalla fonte originale: DietaPlank.com.

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